Ci sono due tipi di interventi possibili: LARVICIDI o ADULTICIDI. Per prevenire lo sviluppo o liberarsi delle zanzare quando l’infestazione è in corso.

Eliminare le zanzare sul nascere, cioè evitando ristagni d’acqua e prevedendo un’azione periodica con i larvicidi da febbraio a novembre, è sicuramente la soluzione più ecologica per risolvere il problema delle zanzare.

Il primo passo è rendere inospitale il nostro giardino alle zanzare. Le larve hanno bisogno di restare immerse completamente nell’acqua per il loro completo sviluppo e normalmente per passare da uovo a zanzara adulta è sufficiente 1 settimana e un minimo di quantità d’acqua. Quindi qualsiasi contenitore, anche di piccole dimensioni, in cui l’acqua ristagna per più di 7 giorni consecutivi è un potenziale focolaio larvale.

È sufficiente fare un giro nel giardino con occhio attento, per scoprirne molti che non consideravamo. Ecco quelli più frequenti: abbeveratoi per animali, vasche per gli uccellini selvatici, annaffiatoi, secchi, fusti e bidoni utilizzati per l’irrigazione del giardino, grondaie intasate, cavità negli alberi che in caso di pioggia possono trattenere acqua, sottovasi, pneumatici usati, piante in idrocoltura, fontane e laghetti ornamentali, tombini e griglie per la raccolta per l’acqua piovana. Infine non dimenticate i teli di plastica:  magari utili per proteggere l’orto, ma se lasciati sotto la pioggia creano tante perfette micro piscine per lo sviluppo delle larve di zanzara.

In alcuni casi possiamo risolvere il problema con il buon senso: per gli abbeveratoi è sufficiente sostituire l’acqua almeno ogni 5 giorni, cioè prima del completo sviluppo della larva che di solito richiede 7 giorni. I sottovasi devono essere svuotati dopo l’irrigazione e se i vasi sono posizionati in giardino metteteli direttamente sull’erba evitando i sottovasi.

In altri casi, in cui è impossibile evitare ristagni d’acqua, come le piante in idrocoltura, i laghetti ornamentali, i tombini o i fusti per la raccolta dell’acqua piovana, è importante utilizzare dei larvicidi. Disponibili in comode pastiglie, è sufficiente depositarle nei possibili focolai per fermare lo sviluppo delle zanzare sul nascere. Chiaramente in caso di pioggia, se l’acqua piovana dilava la pastiglia, dovremo ripetere l’intervento.

I larvicidi sono prodotti che non danneggiano l’ambiente, il verde o gli altri animali. Gli stessi Comuni prevedono annualmente interventi con larvicidi nei terreni pubblici e nelle zone maggiormente colpite.

larvicida ardenno zanzara tigre

blocca lo sviluppo delle larve di tutti i tipi di zanzara

Di notte le zanzare vi pungono? Quando innaffiate il prato alla sera venite assaliti dalle zanzare? Quando organizzate una cena all’aperto è immancabile che qualcuno venga punto? Se avete risposto “sì” a tutte queste domande significa che il vostro giardino è infestato dalle zanzare.

In questo caso, dovremo in primo luogo avviare un’azione larvicida in modo da eliminare sul nascere quelle che tra 7 giorni saranno zanzare adulte: ricordiamoci che si riproducono con il caldo quindi, indicativamente in Italia, gli interventi larvicidi devono essere condotti da febbraio a novembre. Inoltre dovremo affiancare un’azione adulticida per eliminare le zanzare adulte già presenti.

In questo caso dobbiamo valutare le dimensioni del giardino e il grado infestazione. Se si tratta di un piccolo giardino e di un’infestazione modesta, possiamo risolvere il problema utilizzando degli insetticidi pronti all’uso da nebulizzare sulle piante, sulle siepi e nei luoghi dove le zanzare si manifestano. Su gazebi o pergolati, meglio utilizzare il classico spray anti zanzare: producendo una nebulizzazione più fine rispetto a un irroratore, raggiunge meglio tutti gli angoli e non bagna.

Si siamo invece in presenza di un’infestazione importante, dobbiamo ricorrere a un insetticida concentrato in micro emulsione acquosa a triplice azione: abbattente, snidante e residuale. Si tratta di un prodotto che deve essere diluito con acqua (pochi millilitri per litro, ma seguite sempre le indicazioni del produttore riportate sull’etichetta) e vaporizzato attraverso pompe a spalla, pompa pressione manuali o atomizzatori. Anche in questo caso, vanno trattate le zone preferite delle zanzare, come siepi e luoghi umidi, e quelle in cui notiamo la maggiore presenza.

Gli insetticidi residuali devono essere distribuiti soltanto nelle zone realmente frequentate dalle zanzare: si tratta comunque di un prodotto chimico che deve essere utilizzato in modo consapevole.

L’azione residuale fa sì che sulla vegetazione l’azione insetticida si prolunghi per molti giorni anche dopo il trattamento, andando a colpire tutte le zanzare che cercheranno rifugio.